La crisi sta spingendo molte imprese a rivedere il proprio business e le aree di riferimento. Sotto questo ultimo punto di vista sarebbe opportuno che l’imprenditore avesse sempre più una visione globale dell’economia e non più locale. Lo sviluppo tecnologico, in particolare della connettività, sta subendo un forte accelerazione con la pandemia e se da un lato ci porta i concorrenti in casa dall’altra però ci da la possibilità di andare anche noi nella casa dei nostri concorrenti. Vediamo questa evoluzione come un’opportunità anche perché tutte le stime ci dicono che il nostro paese sarà quello che avrà il calo del PIL più marcato e una crescita lenta che non permetterà facilmente di arrivare al livello pre crisi. Inoltre l’internazionalizzazione delle imprese sarà un settore che verrà sempre più sostenuto con incentivi specifici. Dalle bozze che circolano il nuovo decreto del Governo, quello che veniva prima definito decreto aprile adesso decreto maggio, dovrebbe prevedere forti contributi per l’internazionalizzazione, e anche le Regioni puntano su questo aspetto. Per esempio la Regione Lazio sono attivi due bandi: uno per progetti di internazionalizzazione e l’altro voucher sempre per l’internazionalizzazione delle imprese. Il covid19 ha solo sull’acceleratore del cambiamento, il pensiero deve per forza essere globale. Lo studio ti può accompagnare in questa fase di sviluppo, può richiedere gli incentivi e i contributi anche a fondo perduto per l’internazionalizzazione della tua impresa. .